Ogni anno nel periodo di carnevale la cittadina di San Gavino Monreale ospita una numerosa folla di persone, che accorrono per partecipare ad una delle feste più popolari del Medio Campidano: il carnevale sangavinese. Riscoperto dall'amministrazione comunale e dalla Pro loco circa quindici anni fa, da allora viene ripetuto ogni anno, registrando un successo sempre maggiore. A caratterizzare il carnevale sangavinese è il rito che vede come protagonista il fantoccio di cartapesta.
Nel passato il carnevale di San Gavino Monreale era organizzato da un'associazione chiamata "Su Babballotti", che prende il nome dal pupazzo di cartapesta simbolo locale del carnevale. "Su Babballotti" raffigura il dono che viene offerto in sacrificio e sul quale si scaricano tutte le colpe collettive e individuali commesse durante tutto l'anno, in particolare le trasgressioni compiute durante i giorni di carnevale. Oggi l'allestimento dei carri e l'organizzazione della manifestazione sono in mano a numerosi artisti locali. Grazie al loro lavoro d'eccellenza, che ha inizio sin dal mese di settembre, durante la sfilata si possono ammirare autentiche opere d'arte che possono competere coi carri di più famose e analoghe sfilate carnascialesche nazionali. Il carnevale di San Gavino Monreale vede come organizzatori e protagonisti noti gruppi storici, come Fibra Ottica, Anno Zero e Revolution che trasformano i carri in dei veri e propri palcoscenici mobili all'interno dei quali centinaia di giovani si scatenano in balli e canti al fine di accaparrarsi i giudizi positivi e i voti di una attenta giuria. La tradizione vuole che il trofeo del carnevale sia "su Torraponi", la coppa messa in palio ogni anno per il carro più bello. I gruppi che per tre anni, anche non consecutivi, vincono il primo premio possono tenere la coppa fino al carnevale successivo.
Nel passato il carnevale di San Gavino Monreale era organizzato da un'associazione chiamata "Su Babballotti", che prende il nome dal pupazzo di cartapesta simbolo locale del carnevale. "Su Babballotti" raffigura il dono che viene offerto in sacrificio e sul quale si scaricano tutte le colpe collettive e individuali commesse durante tutto l'anno, in particolare le trasgressioni compiute durante i giorni di carnevale. Oggi l'allestimento dei carri e l'organizzazione della manifestazione sono in mano a numerosi artisti locali. Grazie al loro lavoro d'eccellenza, che ha inizio sin dal mese di settembre, durante la sfilata si possono ammirare autentiche opere d'arte che possono competere coi carri di più famose e analoghe sfilate carnascialesche nazionali. Il carnevale di San Gavino Monreale vede come organizzatori e protagonisti noti gruppi storici, come Fibra Ottica, Anno Zero e Revolution che trasformano i carri in dei veri e propri palcoscenici mobili all'interno dei quali centinaia di giovani si scatenano in balli e canti al fine di accaparrarsi i giudizi positivi e i voti di una attenta giuria. La tradizione vuole che il trofeo del carnevale sia "su Torraponi", la coppa messa in palio ogni anno per il carro più bello. I gruppi che per tre anni, anche non consecutivi, vincono il primo premio possono tenere la coppa fino al carnevale successivo.
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